Riparazione: una scelta green.

Riparazione: una scelta green. Riparazione: una scelta green.
venerdì 18 Febbraio 2022

 

Riparazione e green economy.

Per noi di FixYu la riparazione ha  vantaggi non solo in termini economici ma anche ambientali.

Se la prima cosa che valuti quando il tuo smartphone, tablet o PC smette di funzionare o si danneggia è scegliere se riparare o sostituire il tuo device secondo convenienza, forse può esserti utile sapere qualcosa in più  sull’importanza della scelta della riparazione per quanto riguarda la sostenibilità.

I vantaggi economici della riparazione

Ma partiamo dal vantaggio economico. Prima di tutto, la cosa più importante da fare quando ti trovi di fronte alla necessità di riparare il tuo device, è controllare la garanzia, per capire se questa copre gli eventuali costi da sostenere. I prezzi, infatti, possono variare molto in base al modello e alla marca.

Per esempio, facendo un confronto tra i tre brand più venduti (Apple, Samsung e Huawei) e prendendo il caso di una riparazione dello schermo (che comprende vetro + touchscreen + display LCD) si va da un minimo di 185 euro a un massimo di 255 euro per Samsung, dai 220 ai 360 euro per Apple e tra i 168 e i 252 euro per Huawei. Sono cifre oggettivamente significative ma, se confrontate con i costi dei nuovi device sul mercato, puoi renderti facilmente conto che, effettivamente, il prezzo della riparazione è nettamente inferiore rispetto a quello che spenderesti  per l’acquisto di uno smartphone o un tablet nuovo. Ad esempio, se si rompe lo schermo del tuo iPhone 13, puoi scegliere se ripararlo al costo di circa 300 euro (se fuori garanzia) o riacquistare lo stesso modello a non meno di 800 euro.

I vantaggi ambientali della riparazione

Tuttavia, come dicevamo all’inizio, insieme alla componente economica, che dipende sempre da valutazioni strettamente personali, per noi di FixYu è importante avere consapevolezza dell’impatto della tecnologia sull’ambiente e sui cambiamenti climatici. Spesso, infatti, siamo portati a pensare che affidarsi al digitale sia una risposta green ai problemi di natura ambientale. Invece, il mondo della tecnologia ha ben poco di green se si pensa all’enorme quantità di CO2 emessa durante l’intero ciclo di vita di un prodotto tecnologico, dalla fase di fabbricazione, passando per quella di utilizzo fino al suo smaltimento.

Un po’ di dati

Nello specifico, osservando l’intero ciclo di vita di un prodotto e trasformando il risultato nel peso equivalente in CO2 si può calcolare il carbon footprint, cioè la quantità di gas serra prodotto da una specifica attività, servizio o prodotto. Per quanto riguarda l’intero settore IT, esso consuma approssimativamente il 7% dell’energia globale. La prima fonte di inquinamento sono proprio i dispositivi i: computer, smartphone, tablet, smart tv, ecc. Nonostante sia soprattutto il traffico online a provocare un consumo eccessivo di CO2 perché gran parte delle nostre attività si sono spostate sul web generando una maggiore richiesta di server ed energia, anche gli stessi dispositivi elettronici giocano un ruolo importante nell’impatto ambientale del settore IT.

I computer, i desktop, i server, i router e tutti i device che utilizziamo ogni giorno contribuiscono al surriscaldamento globale, all’inquinamento e al consumo eccessivo delle risorse limitate, come ad esempio alcuni minerali.

Infatti, tra i fattori coinvolti nell’impatto ambientale dei dispositivi elettronici troviamo: l’estrazione delle materie prime (minerali rari, acqua, combustibili fossili), materiali tossici utilizzati nel processo di produzione, l’enorme consumo di energia elettrica per  la fabbricazione dei componenti, lo smaltimento degli imballaggi, l’altrettanto enorme quantità di energia elettrica usata e , infine, lo smaltimento del prodotto. Come puoi notare, l’impatto ambientale è un fenomeno che coinvolge l’intero ciclo di vita del prodotto (Life Cycle Assessment), dalla sua nascita al suo smaltimento.

A differenza della cultura della raccolta differenziata che, seppur lentamente, si è fatta strada tra le abitudini di noi italiani, non viene praticamente mai posta la stessa  attenzione verso i rifiuti elettronici. Per questo noi di FixYu siamo molto sensibili e ci teniamo a sottolineare l’importanza della riparazione e del riciclo a discapito della sostituzione.

E-WASTE

Per quanto riguarda il riciclo, il termine impiegato per indicare i prodotti elettronici alla fine del loro ciclo di vita è E-waste, più formalmente definiti WEEE (Waste Electrical and Electronic Equipment). La sigla fa riferimento a quei rifiuti che comprendono qualsiasi apparecchiatura che, per un corretto funzionamento, dipendono dall’energia elettrica.

Secondo il Green economy report (Ger), che raccoglie i dati relativi all’impatto dello smaltimento dei rifiuti elettronici sull’ambiente, in Italia vengono prodotti 800.000 tonnellate di rifiuti elettronici all’anno. La riparazione e il riciclo sono quindi indispensabili per la tutela dell’ambiente perché aiutano a ridurre  il consumo di materie prime, l’utilizzo di energia e l’emissione di gas serra.

Con FixYu fai una scelta sostenibile, senza sforzi.